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Oggi prendo spunto da un commento di un mio precedente post che ha avuto molto risalto e ha acceso un interessante confronto con vari colleghi. Una di questi è la collega che scriveva così:

Per esperienza personale, e anche da quanto mi è stato confermato da fonti molto reputabili all’interno delle principali istituzioni sportive internazionali (senza fare nomi), i corsi contano fino ad un certo punto. Alla fine, nel bene e nel male, valgono sempre e solo le conoscenze, ovvero i contatti. Ho visto gente con zero qualifiche assicurarsi dei lavori che ancora oggi mi chiedo come abbiano fatto… e la risposta è sempre quella… “grazie a Pinco Pallo”…. Quindi, spendere/investire soldi nell’ennesimo corso, per quanto attuale questo possa essere, è praticamente inutile.

Personalmente mi sono molto rattristato nel leggere un commento come questo, oltre alla cattiva gestione che ne appare, c’è anche l’amarezza e la disillusione di chi lo ha scritto. Spiace ascoltare il rumore di una passione che rischia di rompersi, se non lo ha già fatto.

A lei e a tutti quanti consiglio, basandomi sulla mia esperienza personale di consulente che con fatica sta ottenendo grandi soddisfazioni professionali, queste pochi passaggi fondamentali.

  1. Formazione continua: leggere libri per il lavoro continuamente cercando di assorbirne i contenuti importanti ( io ne leggo almeno 25 all’anno, con picchi anche di 40); seguire corsi di aggiornamento ( sia italiani che stranieri); presenziare a convegni e meeting in Italia e all’estero ( per aprirsi alle conoscenze personali e scoprire le ultime novità del settore).
  2. Iscriversi a un’associazione del settore sportivo a cui siamo interessati. Io, ovviamente ti consiglio MSA Manager Sportivi Associati, ma devi capire se fa al caso tuo. Associazioni come questa possono aiutarti a instaurare contatti con altri manager, così facendo, potrai crearti una rete che sarà certamente in grado di fornirti informazioni di prima mano su opportunità di lavoro, se non addirittura proposte di lavoro.
  3. Fatti conoscere. Una volta che sai di essere competente, non ti resta che iniziare a bussare alle porte giuste. Come? Dipende dalla tua indole! Puoi mandare mail e farle seguire da telefonate, puoi usare LinkedIn o altri social per instaurare rapporti con i manager e le realtà sportive di tuo interesse, puoi scegliere di diventare creator di contenuti digitali sul tema mostrando la tua intelligenza e conoscenza del settore e tanti altri modi che la tua fantasia potrà suggerirti.

Questo è il mio modesto consiglio. Funziona? Per quello che sogno di fare io sì, alla grande. Spero possa aiutare anche te. Certo alcuni posti sono occupati da persone che non hanno le mie stesse competenze, ed è strano vederle fare attività in modo penoso a danno della realtà sportiva in cui lavorano. Ma cambiare questo non è nelle mie disponibilità, quello che posso fare è arrivare dove il mio supporto è apprezzato. Un buon cliente (se preferisci il lavoro dipendente, un buon capo) è sempre quello che comprende il tuo lavoro e lo paga senza discutere.