Prendo spunto da questo articolo scritto da Katia Arrighi relativamente al safeguarding, ma che dice una frase che sento dire spesso su molte cose.
L’affermazione è questa: “in fondo siamo solo un’associazione sportiva,“
Affermazione mortifera pari a quella di chi dice: “abbiamo sempre fatto così” e cerca in tal modo di non modificare quanto è necessario cambiare all’interno della realtà lavorativa (sia un’azienda o altro tipo di realtà, perfino nel mondo dello sport).
Ogni cambiamento viene percepito come qualcosa di negativo, di destabilizzante e da evitare come la peste senza però considerare quanto stia cambiando il mondo attorno alle realtà sportive e di quale sia la responsabilità sociale che il mondo dello sport nel suo complesso si deve accollare, che gli piaccia o meno.
Viene ormai chiesto allo sport di essere, insieme alla famiglia e alla scuola, elemento educativo delle nuove generazione. Ha i valori necessari per farlo, ha le attività ottimali per metterle in pratica, ma non ha dirigenti che abbiano voglia di impegnarsi in questo. Gestire lo sport non è mai stato uno scherzo e un gioco, non è mai stato un modo per riempire la giornata, ma men che meno ora è una attività per gli improvvisati.
Per questo è importante la formazione dei dirigenti presenti, perchè gli adempimenti diventano sempre più complessi e le conseguenze sempre più rilevanti. Per questo esistono professionisti che possono arrivare a supporto di chi, per vari motivi non è in grado di fare da solo (posto che diventare indipendenti deve essere un obiettivo a lungo termine).
Sono stato sempre un sostenitore della Riforma. I suoi principi generali sono giusti e coerenti con il mondo esterno allo sport che è’ in continua evoluzione, purtroppo però sono stati messi a terra ( a mio avviso) male, non considerando la diversa tipologia di ASD/SSD . Ricordo che anche per le imprese vi sono distinzioni riguardanti la loro “ grandezza” . Ricordo inoltre che le ASD in particolare non hanno fini lucro ( vietato peraltro dagli statuti) mentre per le società con personalità giuridica e’ previsto specificatamente dai ns codici. Ci sarebbe molto altro da dire anche a proposito del cambiamento ma mi fermo qui perché l’argomento è’ alquanto lungo e complesso per non parlare dell’atteggiamento della dirigenza sportiva ad iniziare da quella del CONI ! Finisco evidenziando che in questo contesto di cambiamento lo sport ( CONI, EPS e FSN) e i suoi rappresentanti hanno perso l’occasione per dimostrare nel concreto di saper fare squadre e rappresentare correttamente e realmente i loro veri azionisti a partire dalle società affiliate.
N.B. Motivo per il quale ho fondato il Gruppo di FB sulla Riforma dello Sport