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Circa un paio di mesi fa un articolo di “Wired” certificava il fatto che gli E-Sport in Italia non riescono a generare un mercato come in altre realtà nel mondo.

Nel pezzo citato sopra, attraverso OIES, vengono elencate le perdite economiche del settore causate da una mancata legislazione sul tema.

Il problema vero, anche della mancata legislazione, sta però a monte. Il mondo degli E-sport in Italia non ha ancora capito cosa vuole essere da grande. Per essere corretti una parte di quel mondo, non tutto.

Ho già detto di come IIDEA abbia espresso in modo molto interessante e chiaro il fatto che gli E-sport non sono sport allo stesso tempo però, c’è chi fa confusione in merito e cerca riconoscimenti da parte del CONI. Sempre nel mondo E-sport si cerca riconoscimento come arte visiva, altri ancora cercano di far riconoscere gli E-sport come qualcosa di indipendente e totalmente innovativo. Serve sintesi, serve chiarezza di idee. Serve abbandonare impostazioni che non sono altro un tentativo di approfittare di vantaggi fiscali legati a determinati mondi (finanziamenti per lo sport o per l’arte).

Gli E-sport devono, una volta per tutte, abbandonare l’idea di essere equiparati allo sport, devono trovare una propria strada autonoma e accettare di essere uno strumento utile anche al mondo sportivo per far arrivare alla pratica vera e propria. Una volta che si arriverà a questo punto, sarà più semplice per tutti trovare la quadra e identificare gli E-sport per quello che davvero sono. Le ultime decisioni del CONI in questo, spero davvero, possano portare a una positiva evoluzione ed integrazione tra strumenti (e-sport) e attività sportive.

Anche il legislatore, a quel punto, potrà più facilmente legiferare in materia e mettere ordine ad un settore che merita certamente maggiore attenzione.

Questo tipo di ragionamento sta arrivando, e in tempi neanche tanto lunghi, al mondo degli E-Sport, rispetto a 12 mesi fa si sente parlare molto meno di equiparazione al mondo sportivo e molto di più di richieste specifiche di riconoscimenti legislativi specifici. Il CONI con le sue recenti decisioni ha portato la spallata definitiva a certe ambizioni, mettendo il mondo degli E-sport davanti a un dato di fatto: la non equiparazione.