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Tranquilli non sono impazzito o penso di dover scoprire l’acqua calda.

Il titolo è un’affermazione tanto ovvia quanto rivoluzionaria, specie se si pensa che il mondo degli esport pensa di poter definire atleti i propri praticanti.

Questo non è possibile per una semplice constatazione logica, partiamo dalle definizioni.

Atleta: Chi pratica un qualsiasi sport (def. Treccani)

Sport: Si intende per “sport” qualsiasi forma di attività fisica che, attraverso una partecipazione organizzata o non, abbia per obiettivo l’espressione o il miglioramento della condizione fisica e psichica, lo sviluppo delle relazioni sociali o l’ottenimento di risultati in competizioni di tutti i livelli. (Carta Europea – Consiglio d’Europa 15.05.1992)

Ecco quindi che definire sport gli Esport diventa errato; perchè non vi è la possibilità di migliorare le condizioni fisiche e psichiche e men che meno le relazioni sociali. Analizziamo però meglio il tutto.

Si parla di migliorare le condizioni fisiche e psichiche. Gli Esport, secondo le ricerche scientifiche, provocano fuga dalla realtà e dipendenza dal gioco (patologia che l’OMS ha definito “game disorder”), ma non solo altre ricerche dimostrano problemi di sedentarietà e anche di problemi cardiaci. Si potrebbe andare avanti ancora ad elencarne altri, ma certamente questi bastano per farci comprendere che tradiscono la definizione di sport.

Se non sono sport, allora non possono essere atleti quelli che lo praticano.

Sarebbe importante che il mondo dello sport prenda coscienza di questo e difenda i propri confini da queste invasioni di campo indebite. Dobbiamo avere chiara la nostra unicità e difenderla.

Risulta davvero un peccato che alcune realtà del settore sportivo riconoscano specifiche attività esport come sport a tutti gli effetti, abbiamo visto che scientificamente non è così. Confidiamo si possa porre rimedio.