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Il mondo degli E-Sport è in festa per la creazione degli Olympic Esport Games. Ma cosa sono realmente?

Per quanto ne sappiamo ad oggi, gli OEG, sono una manifestazione organizzata dal CIO e che vedrà nel 2026 la sua prima edizione forse a Tokyo. Il resto è ancora poco chiaro e non potrebbe essere altrimenti.

Quali titoli concorreranno?

I Vincitori saranno detti olipionici o campioni dell’evento OEG?

Non sono domande di poco conto. Infatti i titoli di videogiochi ammessi saranno simili alle discipline delle classiche olimpiadi, a questo viene anche da chiedersi se nel corso del tempo “le discipline” ammesse non varieranno dato che con l’avanzare della tecnologia molti titoli di videogiochi vanno desueti o si trasformano così tanto da non avere nulla di simile dal loro progetto iniziale.

La seconda domanda è quella chiave, se infatti i vincitori saranno olimpionici a tutti gli effetti, allora potremmo parlare di un entrata dei videogiochi nel mondo CIO vero e proprio, in caso contrario no.

La cosa interessante è però notare che gli Esport non vengono parificati agli sport canonici, ma avranno un evento separato. Questo non è cosa da poco, specie leggendo alcune argomentazioni degli Esport-entusiasti.

Tenere un evento a parte significa dire in modo chiaro che non sono sport come gli altri, le comunicazioni di Bach nella creazione degli OEG a Mumbai in questo senso sono a scanso di equivoci. Mai vengono nominati i valori positivi degli E-sport, i loro benefici per la salute. Al contrario, a giustificazione della nascita degli OEG, vengono elencati tali motivazioni: ” (…)che ci sono tre miliardi di persone che praticano eSport e giochi in tutto il mondo. Si stima che oltre 500 milioni di loro siano interessati specificamente agli eSport, che includono sport virtuali e simulazioni sportive. Thomas Bach ha detto: “Ciò che per noi è ancora più importante: la maggior parte di loro ha meno di 34 anni” (…) “

Insomma la motivazione è ampliare la base dei giovani legati al CIO ampliando il target di utenza con nuove possibilità, senza in alcun modo screditare e intaccare i valori, gli sport e lo spettacolo dei giochi olimpici estivi, invernali e paralimpici.

Il fatto che ci sia una commissione apposita sugli E-sport ci fa capire che il capitolo finale della vicenda non è chiuso, si sta esaminando con attenzione il risultato di ogni evento e contatto con il mondo dei videogames. Valgono a chiusura le parole del presidente Bach: “È stato un inizio promettente. Ma è proprio questo: un inizio. È come in ogni sport: anche dopo un inizio promettente, la vera corsa è ancora davanti a sé” .