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La settimana scorsa vi ho raccontato della mia recente esperienza con MSA – Manager Sportivi Associati in quel di Valencia.

In quella splendida trasferta ha spiccato certamente la visita all’Alqueria del Basket, una realtà davvero straordinaria sotto differenti punti di vista.

Partiamo da un dato di fatto: è una società sportiva fondata sui valori e sono inglobati nel claim “la cultura dell’esfuerzo”. Valori che devono essere condivisi a tutti i livelli societari, dal GM sino al magazziniere. Non è un modo di dire, ma un modo di essere e di vivere lo sport, e il proprio lavoro; un modo di concepire i propri rapporti umani facendo il bene dell’altro: “come posso aiutarti?”. Se i valori non ti piacciono o se non condividi il modo di fare, senza problemi puoi andare altrove; come dicono da queste parti: “con il panettiere non si discute come fa il pane”.

Ma cosa consiste questa cultura dell’esfuerzo, presente ovunque nella struttura oltre che sulle maglie della squadra al posto dello sponsor?

Sono 8 punti (sotto valori) che la caratterizzano: onestà, lavoro in team, desiderio di apprendere, voglia di superarsi, passione, linguaggio del corpo, esperienza, predisposizione.

Da qui nasce tutto e ogni persona all’interno del club può declinarlo alla propria attività, nessuno è esente. I manager devono evolvere e impegnarsi tanto quanto i giocatori, ciascuno secondo il proprio ruolo e nell’interesse del team.

Concetti che appaiono banali, ma che non lo sono. Quanti manager sportivi in Italia sono disposti a continuare a leggere e studiare per diventare manager migliori, quanti scelgono l’onestà come valore in modo da non fregare gli avversari ma aiutare il movimento a crescere nel suo complesso? Quanti usano il linguaggio del corpo corretto, e lo studiano, per potersi porre meglio con il proprio interlocutore, metterlo a proprio agio e fare quindi una buona impressione per se stesso e per la squadra che rappresenta?

A livello manageriale questo sfocia in una comunicazione interna perfetta. Ogni mese viene fatta una riunione in cui tutti i settori parlano con tutti e spiegano l’attività che verrà svolta nei 30 giorni successivi, dal GM al settore sportivo maschile e femminile, di prima squadra o giovanile. Tutti. La comunicazione e il marketing raccontano il loro progetto e tutti possono in questo modo essere informati, nessuno può dire: “io non lo sapevo” o “a me non l’hai detto”; nessun alibi. Questo permette alla macchina organizzativa di procedere spedita e di non avere troppi intoppi.

Non è facile, anzi è certamente faticoso, ma questa è “la cultura dell’esfuerzo” e i risultati a tutti i livelli si vedono, lo capisci già mentre cammini sul marciapiede all’esterno della struttura.