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Esistono sport davvero piccolissimi, facenti parte di federazioni con numeri non molto importanti. Accade che l’evoluzione del gioco porti a trovare formule che piacciono e che cominciano ad attirare persone, nuovi iscritti. Le società sportive cominciano ad avere importanti progressi in termini di iscrizioni, la federazione cresce. Cosa può succedere di peggio in queste situazioni se non uno scandalo che affossi tutto?

Ebbene è quello che pochi giorni fa è accaduto al Flag Football e alla FIDAF, quando la nazionale U17 ha pensato bene di fotografarsi mentre fa il saluto fascista. Bufera sui giornali e necessari provvedimenti presi dalla federazione, ma la frittata era ormai fatta.

Questo ci porta a una riflessione, che spesso facciamo qui sul blog e nei miei interventi, ovvero della necessità di formazione anche nelle piccole federazioni o nelle società sportive di ogni ordine di grandezza. Questo perchè un dirigente formato, capace di comprendere i possibili danni di una comunicazione sbagliata, per prima cosa evita che vengano fatte attività che danneggino il suo sport.

Questo significa capire che i valori di uno sport vanno tutelati sempre, vengono prima del nostro personale credo politico. La scritta “Italia” e il tricolore vengono prima del singolo atleta o del gruppo di atleti, mai scordarlo. Anche lo sport va tutelato, ogni volta che facciamo una comunicazione online (post sui social o sul blog, interviste o altro) ci chiediamo: “quello che sto per dire può danneggiare la mia federazione/società sportiva? e il mio sport ne trarrà beneficio?” se la risposta è no, il silenzio è la migliore cosa che possiamo scegliere. Ma questo va dato come formazione perchè è evidente dai fatti che alcuni dirigenti non ci arrivano, non è un’accusa, è una costatazione.

Ora siamo tutti a guardare male questi dirigenti della FIDAF, ma va anche detto molto chiaramente che altri sport, altre federazioni o società sportive possono tranquillamente finire sui giornali per episodi simili di estremismo di destra, di sinistra o di altro tipo di intolleranza. Non è un problema di quello sport, ma del mondo sportivo nel suo complesso, oggi è toccato a loro, ma potrebbe toccare ad altri nel prossimo futuro. La formazione è la nostra arma migliore, crescere come manager sportivi per offrire un prodotto migliore e proteggere i valori dello sport. Comunque la si pensi politicamente.