Su Netflix sono molte le serie interessanti, ma una ha catturato recentemente la mia curiosità: Running Point.
La storia ci racconta le vicende della presidente di una società di basket professionistica americana e ci dà parecchi spunti sullo sport management.
- il mondo dello sport management è misogino: è una cultura che deve cambiare ma che continua, molto spesso, a pensare che le donne non sono capaci di gestire squadre sportive.
- spesso le squadre sono un affare di famiglia e non di competenze: la proprietà usa spesso la squadra per dare posti di lavoro ai propri figli o parenti. La competenza è spesso ignorata.
- il business non è visto in prospettive di lungo periodo, ma ogni problema è risolto quando capita
- il marketing non è importante: nella serie non viene mai inserito come elemento rilevante nella gestione della società sportiva
- la comunicazione errata e non professionale crea danni spesso irreparabili
Certamente sono molti altri gli spunti che la serie propone. Ma questi sono tra quelli che nello sport management vengono spesso ignorati e che creano più danni. Quindi se vi state chiedendo quanto sia verosimile la storia della serie tv, beh possiamo dire che il canovaccio è certamente realistico.
Una serie da guardare per riflettere con leggerezza.
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